Il film del 1983 è un video musicale e documentario d’arte sull’opera di Claudio Bagetto e Maddalena Grieco attraverso le installazioni del gruppo Mazz-Art.
Claudio Bagetto è un musicista autodidatta, ma di molto talento. All'epoca mi occupavo di pubblicità con Claudio Papalia, che si occupa della Fert; lavoravamo insieme, io l'art e lui il copy. Lui si è inventato questo soggetto; è qui la seconda parte Mazz-art. Che cos'è Mazz-art? Era un gruppo di artisti che faceva interventi e installazioni in un'antica fabbrica di vernici vicino ai Giardini Reali usando questi materiali, polveri e pigmenti. Poi Claudio Bagetto suona a Collegno nell'ex ospedale del manicomio dove c'era una grande vasca rotonda. Voleva uno Steinway enorme e luccicante più grande di lui; abbiamo fatto le riprese e montato. Lì ricordo due cose: sono ritornato a fare film dopo anni, ma non per scelta, ma perché la mia vita è andata in un'altra direzione, ho fatto pubblicità, film pubblicitari per l'Iveco, con Braghin, Signetto e tutti i cassaintegrati della Fiat. È stato il mio ritorno al cinema. Erano cambiate le tecnologie rispetto al periodo del Collettivo Cinema Militante di Torino; ho ripreso quello che non era mai stato dimenticato nella mia memoria storica. Lì ho conosciuto Piero Sciortino, direttore della fotografia di molti film, da Tavarelli a Farina, faceva tutt'altro nella vita, lavorava in Comune. Armando Ceste